Navigazione contenuti

Archvio

In arrivo le prime 150mila buste arancioni L’Inps vi dirà data e calcolo della pensione:

Busta_Arancione

Quando si andrà in pensione e, soprattutto, con quanti soldi: da ieri ben 150 mila italiani hanno iniziato a trovare nella buca delle lettere l’ormai nota «busta arancione» dell’Inps e a scoprire quindi tra quanti anni potranno lasciare il lavoro e soprattutto su quanto potranno contare come assegno mensile.
Magari non tutti saranno «felici» di scoprire che, ad esempio, la loro «anzianità» non sarà rose e fiori. Ma l’Inps punta proprio a rendere tutti «edotti» della propria situazione finanziaria futura. Quindi magari qualcuno potrebbe decidere di «integrare» con una pensione privata. Il tutto «al netto» delle possibili novità, ora al vaglio del governo per «allentare» le regole per l’uscita (la cosiddetta flessibilità in questi giorni al centro del dibattito). Un dibattito che vede i sindacati compatti nella richiesta di una «riforma vera» mentre ad esempio il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano, invita a smetterla di fare «terrorismo previdenziale: moltiplicare messaggi allarmanti senza indicare le soluzioni crea confusione e ansia tra pensionati, lavoratori e giovani».

Intanto l’annuncio delle prime spedizioni è stato confermato nei giorni scorsi proprio dall’istituto guidato da Tito Boeri in un tweet in cui appunto si annunciava l’avvio delle spedizione delle prime 150 mila lettere con la simulazione standard dell’assegno futuro e della data di uscita. Le buste, spiegavano dall’Istituto, saranno inviate su tutto il territorio nazionale, senza Regioni o Comuni pilota, per rendere il più capillare possibile la loro diffusione. Sempre dall’Inps spiegavano che per la consegna della gran parte di questo primo «pacchetto» bisognerà aspettare appunto i giorni successivi al weekend del ponte del 25 Aprile.

L’invio delle buste sarà casuale relativamente all’età e alla professione dei destinatari. Ovviamente, le spedizioni sono dirette solo a quanti non sono «digitalizzati», cioè muniti del pin dell’Inps o dello Spid, la password unica che permette l’accesso on line ai diversi servizi della pubblica amministrazione. Infatti già da tempo l’Inps ha attivato sul web la funzione che consente la simulazione dell’assegno futuro.

Tornando alla versione cartacea, alla busta arancione, all’interno chi la riceverà troverà una lettera di tre pagine, con la storia contributiva (e il consiglio a controllare l’estratto conto), la previsione della data di uscita, l’importo dell’assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in tasca una volta a riposo. L’obiettivo dichiarato è rendere consapevoli e quindi vigili i cittadini.

Quella dell’Inps è una proiezione standard, basata su delle costanti (crescita di Pil e stipendio dell’1,5%, nessuna interruzione lavorativa). Ma i più pignoli, soprattutto quelli in grado di utilizzare consapevolmente un pc, potranno avere informazioni aggiuntive: per poter fare tutte le simulazioni possibili, cambiando i parametri, il cittadino viene invitato a prendere Spid, il Sistema pubblico d’identità digitale. Non a caso l’operazione è stata realizzata anche attraverso il sostegno finanziario dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale.

Approfondisci

Controlli della CCIAA sulla PEC:

pec

Lo sai cosa sta controllando la Camera di Commercio?!?
a) gli indirizzi PEC revocati o inattivi;
b) gli indirizzi PEC multipli (cioè riferiti a più imprese oppure a più imprese e professionisti);
c) gli indirizzi PEC invalidi (in cui sono compresi sia gli indirizzi PEC formalmente non corretti sia gli ‘indirizzi PEC del cittadino’ – che non possono essere iscritti nel registro delle imprese).
Le imprese avranno 30 giorni di tempo per comunicare un indirizzo PEC attivo, decorso tale termine, l’ufficio trasmetterà al Giudice del Registro l’elenco delle imprese per le quali l’indirizzo non risulti ancora aggiornato affinché ne ordini l’iscrizione della cancellazione.
E’ pertanto necessario che le imprese comunichino in Camera di Commercio un indirizzo di Posta Elettronica Certificata attivo e personale.
Se vuoi affidare a noi l’incarico dell’aggiornamento della pec CONTATTACI!

Approfondisci

Partnership MYSOLUTION:

Gentile cliente,
siamo lieti di informarti che la nostra Società ha recentemente chiuso una importante partnership con MYSOLUTION, la rivoluzionaria piattaforma informativa che unifica in un solo ambito multiutenza tutti quei servizi (giornali, riviste, libri, guide operative, banca dati, corsi in aula e remoto, etc.) tradizionalmente affidati a più fornitori.
Grazie a questo processo di unificazione, snellimento e semplificazione e grazie soprattutto alla partnership con PSC SERVIZI INFORMATICI il tuo studio potrà usare MySolution ad un prezzo veramente invitante.

In più, dal prossimo autunno, gli utilizzatori di Main Office e MySolution avranno accesso gratuito esclusivo a corsi di formazione accreditata di livello elevatissimo.

 
logo-lettering
Richiedi subito una demo di MySolution cliccando QUI e ricevi in omaggio le guide ai dichiarativi!

Con Main Office e MySolution lo studio cambia marcia

Approfondisci

Preparati in tempo per la tua dichiarazione dei redditi!

Inviamo di seguito la lista della documentazione necessaria e ti ricordiamo che siamo un centro di raccolta autorizzato dal CAF LF:

Per una corretta e rapida compilazione, è necessario presentare al CAF tutta la documentazione occorrente in  fotocopie leggibili (no fronte/retro)
Documenti indispensabili per tutti i contribuenti:

  • Documenti di Identità Personale validi e ben leggibili (Patente o Carta d’Identità);
  • Modello 730 o Unico dell’anno precedente;
  • Codice fiscale del dichiarante, del coniuge e familiari a carico e per i figli disabili il verbale della legge 104;
  • Modello CUD (dal 2015CERTIFICAZIONE UNICA) del datore di lavoro o ente pensionistico per dipendenti, pensionati, titolari di collaborazione coordinata continuativa e modello CUD per disoccupazione, mobilità, maternità, Cassa Integrazione, corrisposte direttamente dall’INPS, indennità temporanea infortuni pagata direttamente dall’INAIL e borse di studio;
  • Coloro che nell’anno in corso hanno un datore di lavoro diverso dall’anno precedente dovranno portare i dati relativi al nuovo datore di lavoro.
  • Certificazione relativa ad eventuali pensioni estere;
  • Certificazione per compensi da: lavoro occasionale, diritti d’autore, plusvalenze per la vendita di aree fabbricabili o fabbricati;
  • Assegni periodici percepiti dal coniuge separato o divorziato (portare sentenza di separazione o divorzio);
  • Versamenti IRPEF in acconto (mod. F24 di giugno e novembre dell’anno precedente);
  • Copia dei bollettini IMU versati nell’anno precedente.

Per ottenere la  Certificazione Unica dell’INPS  si può accedere al servizio online disponibile sul sito alla voce “Servizi al cittadino”.
Si può visualizzare e stampare il modello della Certificazione Unica e per questo servizio è necessario avere il PIN.
Chi non ne è ancora in possesso può richiederlo:
direttamente online sul sito istituzionale – sezione Servizi > PIN online;
tramite Contact Center al numero 803164 gratuito da rete fissa o a pagamento dal cellulare al numero 06164164 o direttamente presso le sedi Inps.
Oppure la  Certificazione Unica dell’INPS  si può richiedere telefonando al  Contact Center al numero 803164
Per chi possiede fabbricati e/o terreni :

  • Terreni: visura catastale aggiornata e/o rogito nel caso di acquisto o vendita nel corso dell’anno precedente e denuncia di successione completa di voltura in caso di eredità;
  • Fabbricati : visura catastale aggiornata e/o rogito nel caso di acquisto o vendita nel corso dell’anno precedente e denuncia di successione completa di voltura in caso di eredità;
  • Contratto di affitto stipulati.

Principali oneri e spese :

  • Spese mediche: visite specialistiche, esami di laboratorio, ticket, protesi sanitarie, spese per assistenza specifica. Cure fisiche e cure termalicon relativa prescrizione medica ;
  • Spese per acquisto di farmaci;
  • Spese per mezzi necessari alla deambulazione di persone con difficoltà motorie;
  • Spese per l’acquisto di sussidi tecnici ed informatici;
  • Spese per l’acquisto di cani guida per non vedenti;
  • Spese per l’assistenza specifica dei disabili (rette casa di riposo) e per l’assistenza resa da badanti;
  • Interessi passivi per mutui ipotecari, per l’acquisto dell’abitazione principale(è indispensabile portare sia il contratto di mutuo che l’atto di acquisto dell’immobile) ;
  • Interessi passivi per mutui ipotecari, per la costruzione dell’abitazione principale(è indispensabile portare il contratto di mutuo, le fatture delle spese sostenute e copia concessione edilizia) ;
  • Assicurazioni vita ed infortuni;
  • Contributi versati all’INAIL per assicurazione casalinghe;
  • Forme pensionistiche complementari ed individuali(ricevute + contratto di stipula) ;
  • Contributi previdenziali (versamenti a ordini professionali, riscatto laurea, ricongiunzione contributiva, versamenti volontari, ecc.).
  • Contributi versati all’INPS per addetti servizi domestici;
  • Spese funebri, indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela con la persona deceduta;
  • Erogazioni liberali alle ONLUS;
  • Contributi per i paesi in via di sviluppo (ONG);
  • Erogazioni a favore di: istituzioni religiose,
  • Assegni alimentari corrisposti al coniuge separato o divorziato;
  • Contributi alle forme pensionistiche complementari o individuali;
  • Spese e bonifici per interventi di recupero del patrimonio edilizio (41% o 36% o 50%);
  • Spese e bonifici per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici (55% o 65%);
  • Spese 36/41% su parti condominiali,in questo caso è necessario esibire laCertificazione e la documentazione rilasciata dell’Amministratore;
  • Fatture e bonifici relativi all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A + (A per i forni) acquistati e finalizzati all’arredo di immobili ristrutturati;
  • Consorzi di bonifica;
  • Spese veterinarie;
  • Contratto di affitto per inquilini

Novità 730/2016 :  dal 16 luglio 2015 è possibile detrarre tutte le  spese scolastiche sostenute per la frequenza  a scuole,  materne, elementari, medie inferiori e medie superiori , Sono comprese le spese per la mensa. La detrazione fiscale è pari al 19% per una massimo di spesa di € 400,00 per ciascun studente, quindi si possono detrarre fino a € 76 per allievo.
Per le spese sostenute per la frequenza agli  asili nido  resta invariata la detrazione del 19% su un importo massimo di € 632,00 per figlio.
Per le  spese universitarie resta invariata la detrazione del 19% senza limiti (le rette relative alla frequenza di istituti privati, però, non sono detraibili in misura superiore alle tasse pagate per la frequenza dello stesso corso di laurea in una università pubblica).

Approfondisci