Titoli di Stato o fidejussioni bancarie al posto della polizza assicurativa. Così, secondo un emendamento alla legge di Stabilità, i centri di assistenza fiscale potranno evitare di sottoscrivere l’assicurazione, condizione finora necessaria per poter svolgere l’attività di assistenza ai contribuenti.
L’emendamento prevede che i Caf potranno «prestare idonea garanzia sotto forma di titoli di Stato o titoli garantiti dallo Stato, ovvero ancora sotto forma di fideiussione bancaria o assicurativa». Sarà un successivo decreto del ministro dell’Economia a stabilire i parametri e a individuare ulteriori modalità alternative che offrano adeguate garanzie.
L’emendamento modifica anche le regole sulla responsabilità solidale del centro di assistenza fiscale: chi commetterà violazioni relative all’assistenza dei contribuenti (visto di conformità e asseverazione infedeli, certificazione tributaria infedele) sarà obbligato solidalmente con il trasgressore al pagamento di una somma pari alla sanzione.
La terza e ultima novità che riguarda i Caf prevede che i requisiti previsti per lo svolgimento dell’attività di assistenza (in particolare, in relazione al numero di dichiarazioni trasmesse) si applichino con un anno di anticipo. In particolare, il requisito secondo cui possono essere considerati “centri autorizzati” quelli per i quali la media delle dichiarazioni complessivamente trasmesse nel primo triennio sia almeno pari all’1% della media delle dichiarazioni complessivamente trasmesse dai soggetti che svolgono attività fiscale si applica con riferimento alle dichiarazioni trasmesse negli anni 2015-2017 e non degli anni 2016 a 2018.
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