SINP – Definite le regole tecniche e di funzionamento – In vigore dal 12 ottobre
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 226 del 27 settembre 2016 – Supplemento Ordinario n. 42. Il Decreto 25 maggio 2016, n. 183, recante “Regolamento recante regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del SINP, nonche’ le regole per il trattamento dei dati, ai sensi dell’articolo 8, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”.
Il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – in vigore dal 12 ottobre 2016 – definisce le regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP).
Il Sistema sarà operativo sull’infrastruttura informatica dell’INAIL e sarà resa disponibile per ciascun ente.
I dati raccolti riguarderanno:
– il quadro produttivo e occupazionale, che tiene conto dei settori produttivi, delle dimensioni, della consistenza e qualificazione delle imprese e delle dinamiche occupazionali;
– il quadro dei rischi, generato dalla elaborazione di dati personali e giudiziari;
– il quadro di salute e sicurezza dei lavoratori, contenente i dati su infortuni e malattie professionali, eventi morbosi e mortali, classificati per settore di attività;
– il quadro delle azioni di prevenzione derivanti dai piani regionali e territoriali di prevenzione;
– il quadro degli interventi di vigilanza, contenente i dati riguardanti le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
– il quadro relativo agli infortuni verificatisi per ciascun settore.
Ricordiamo che il SINP, previsto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 81/2008, è costituito dai Ministeri del Lavoro e della Previdenza Sociale, della Salute, dell’Interno, dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, INAIL, IPSEMA, ISPEL, con il supporto del CNEL e il contributo di organismi paritetici e istituti di settore.
Le parti sociali possono consultare periodicamente i flussi informativi del SINP, ad eccezione di quelli relativi alle attività di vigilanza.
Il SINP ha l’obiettivo di fornire dati per indirizzare, organizzare, stabilire e valutare l’efficacia delle attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per orientare le attività di vigilanza, mediante l’uso integrato dei dati al momento disponibili nei sistemi informativi dei vari enti, l’integrazione degli archivi e la creazione di banche dati unificate.
La gestione tecnica ed informatica del SINP è affidata all’INAIL, ente individuato anche per la titolarità del trattamento dei dati (D.Lgs. n. 196/2003).
LINK:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news-decreto-sinp.html
Fonte: www.tuttocamere.it
AMMINISTRAZIONI STRAORDINARIE – Approvati i due modelli standard per la redazione periodica sulla situazione patrimoniale e del bilancio finale della procedura e del conto della gestione
Con un comunicato, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che, al fine di uniformare le relazioni periodiche ex artt. 40 e 75 del D.Lgs. n. 270 del 8 luglio 1999 (recante “Nuova disciplina dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, a norma dell’art. 1 della legge 30 luglio 1998, n. 274”), con decreto ministeriale 19 luglio 2016 – pubbl icato sul proprio sito istituzionale – sono stati approvato i seguenti due modelli standard per le Amministrazioni Straordinarie:
– Il modello per la relazione ex art. 40, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 270/1999;
– Il modello per la relazione ex art. 75, del D.Lgs. n. 270/1999;
Secondo quanto disposto dal comma 1-bis, dell’art. 40, del D.Lgs. n. 270/1999, inserito dall’articolo 20, comma 2, lettera a), del D.L. 12 settembre 2014, n. 132, convertito dalla Legge 10 novembre 2014, n. 162, il commissario straordinario, deve redigere ogni sei mesi una relazione sulla situazione patrimoniale dell’impresa e sull’andamento della gestione.
Secondo quanto disposto dal comma 1, dell’art. 75, del D.Lgs. n. 270/1999, successivamente modificato dall’articolo 20, comma 2, lettera b), del D.L. 12 settembre 2014, n. 132, convertito dalla Legge 10 novembre 2014 n. 162, prima della chiusura della procedura, il commissario straordinario deve sottoporre al Ministero dell’industria il bilancio finale della procedura con il conto della gestione, accompagnati da una relazione del comitato di sorveglianza.
In entrambi i casi, sia la relazione sulla situazione patrimoniale dell’impresa che il bilancio finale della procedura con il conto della gestione, dovranno essere:
a) redatti in conformità a modelli standard stabiliti con decreto, avente natura non regolamentare, del Ministero dello sviluppo economico;
b) trasmessi allo stesso Ministero con modalità telematiche.
Fonte: www.tuttocamere.it
COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE – Documento unitario delle Regioni e Province Autonome in materia di procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi
La scadenza del 2017 per applicare i nuovi criteri per il rilascio delle concessioni delle aree pubbliche si avvicina a grandi passi. Scade infatti al 7 maggio 2017 o al 4 luglio del 2017 il periodo transitorio che era stato fissato dalla prima Intesa raggiunta, in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni e Stato-Città e Autonomie locali, il 5 luglio 2012.
Tale intesa costituisce, in sostanza, un patto tra Stato, Regioni e Comuni al fine di applicare uniformemente sul territorio nazionale quanto deciso in conformità alla normativa europea e riguarda i seguenti punti fondamentali:
1) la durata minima e massima delle concessioni;
2) i criteri di priorità da applicare nelle selezioni per l’assegnazione dei posteggi nei mercati, da applicare in caso di pluralità di domande concorrenti, ivi compresa la previsione dell’attribuzione, in sede di prima applicazione, di una specifica valutazione dell’anzianità di esercizio riferita al posteggio oggetto della selezione, fino a un massimo del 40% del punteggio complessivo;
3) i criteri per la concessione dei posteggi pluriennali nelle fiere;
4) i criteri per la concessione dei posteggi nei mercati o fiere di nuova istituzione;
5) disposizioni in caso il prestatore partecipante alla selezione sia proveniente da uno Stato dell’UE;
6) disposizioni per le “spunte”;
7) il numero massimo di posteggi assegnabili a un medesimo soggetto nella medesima area mercatale;
8) disposizioni relative al periodo transitorio, che prevede un periodo massimo di 7 anni di proroga automatica per le concessioni, che scade rispettivamente l’ 8 maggio 2017 o il 5 luglio 2017, a seconda che si tratti di concessioni scadute tra la data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 59/2010 e la data dell’Intesa, o nel periodo di cinque anni decorrenti dalla data dell’Intesa stessa.
L’ultimo intervento in materia, in ordine di tempo, è stato effettuato dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome che il 24 marzo 2016 ha approvato un “Documento unitario recante i criteri da applicare alle procedure di selezione per l’assegnazione di aree pubbliche ai fini dell’esercizio di attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di rivendita di quotidiani e periodici, assunto in recepimento dell’intesa del 5 luglio 2012“.
Nella conferenza delle Regioni del 3 agosto 2016 è stato approvato un nuovo documento unitario concernente le ”Linee applicative dell’intesa della conferenza unificata del 5 luglio 2012 in materia di procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi su aree pubbliche” e i relativi fac-simile dei bandi collegati.
Considerate le prossime scadenze fissate dall’Intesa sancita il 5 luglio 2012 in sede di Conferenza Unificata, la Conferenza delle Regioni e Province autonome ha ritenuto opportuno fornire ai Comuni e agli Operatori di commercio su aree pubbliche le linee interpretative e applicative di alcuni contenuti dell’Intesa che presentano particolari criticità.
Il documento intende chiarire alcune criticità contenute nell’Intesa del 5 luglio 2012 al fine di garantire un’applicazione omogenea a livello nazionale delle procedure per l’assegnazione dei posteggi in concessione.
In allegato al documento vengono riportati i seguenti due “fac-simile” dei bandi e delle domande di partecipazione:
– il fac-simile di bando pubblico per le assegnazioni di autorizzazione e concessioni di posteggio pluriennali alle fiere;
– il fac-simile di bando pubblico per le assegnazioni di concessioni in scadenza dei posteggi nei mercati, nelle fiere e nei posteggi isolati.
Fonte: www.tuttocamere.it
ESPERTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA – Emanato il decreto che istituisce il nuovo Albo
Con il decreto direttoriale del 31 agosto 2016 è stato costituito, presso il Ministero dello sviluppo economico, il nuovo Albo degli esperti in innovazione tecnologica, riportato nell’allegato elenco, contenente i soggetti che hanno presentato domanda entro il 31 dicembre 2015 per i quali l’apposita Commissione ha verificato la sussistenza delle condizioni di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 7 ottobre 2015.
Il nuovo Albo sostituisce a tutti gli effetti, a decorrere dalla data del presente provvedimento, quello costituito con decreto direttoriale 20 febbraio 2008.
Con specifici provvedimenti, tenuto conto delle nuove domande presentate entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno e del relativo esame delle stesse da parte della Commissione preposta alla verifica dei requisiti per l’ammissibilità e per la valutazione delle competenze tecnico scientifiche dei candidati, il Ministero provvede all’aggiornamento periodico dell’Albo.
Ricordiamo che l’Albo degli esperti in innovazione tecnologica è stato istituito con il decreto del Ministro delle attività produttive 7 aprile 2006, presso lo stesso Ministero, al fine di disporre di specifiche professionalità in materia di ricerca e sviluppo precompetitivo per la valutazione ex ante, in itinere ed ex post dei progetti di innovazione tecnologica presentati ai sensi dell’articolo 14 della legge 17 febbraio 1982, n. 46, che ha istituito il Fondo per l’innovazione tecnologica (FIT).
L’Albo è stato poi costituito con il decreto del Direttore generale per il sostegno delle attività imprenditoriali 20 febbraio 2008.
Con il decreto del Ministro dello sviluppo economico 7 ottobre 2015 si è poi provveduto alla revisione dell’Albo degli esperti in innovazione tecnologica di cui al predetto decreto del Ministro delle attività produttive 7 aprile 2006.
Fonte: www.tuttocamere.it
CERTIFICATO DI ASSICURAZIONE – Precisazioni dal Ministero dell’Interno sulle modalità di esibizione in caso di controllo
Per dimostrare la regolare copertura assicurativa del veicolo, in sede di controllo, il conducente potrà esibire “anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell’originale del certificato di assicurazione obbligatoria … o senza che … possa essere richiesta la successiva esibizione di un certificato originale in formato cartaceo”.
La precisazione viene dal Ministero dell’interno con la circolare n. 300/A/5931/16/106/15 del 1° settembre 2016.
Il Ministero dell’Interno ricorda che l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), con il provvedimento n. 41 del 22 dicembre 2015, ha modificato l’art. 10, comma 5, del citato Regolamento del 2010, prevedendo che “nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso ai sensi del comma 2, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica …”.
Dunque, non è più necessario che il cliente riceva l’originale cartaceo a mano o via posta, basta che egli abbia prestato il consenso alla trasmissione per via telematica e tale documento stampato dal cliente ha completa validità e regolarità in caso di controllo delle forze dell’ordine.
A seguito di tale modifica – e conformemente ai principi e alle finalità del Codice dell’amministrazione digitale, volti alla diffusione e alla fruibilità dell’informazione in modalità digitale – secondo il Ministero dell’Interno, per dimostrare la regolare copertura assicurativa del veicolo in sede di controllo il conducente d’ora in poi potrà esibire anche solo una stampa non originale del certificato assicurativo in formato digitale, oppure semplicemente fare visualizzare all’agente il certificato in corso di validità sul proprio tablet o smartphone.
Ricordiamo che dal 18 ottobre 2015, per effetto dell’art. 31 del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito nella legge 24 marzo.2012, n. 27, è cessato l’obbligo di esporre sul veicolo il contrassegno di assicurazione, che l’impresa di assicurazione consegnava all’assicurato unitamente al certificato di assicurazione. E’ pertanto sufficiente esibire, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine o vigili urbani, il regolare certificato di assicurazione rilasciato dalla compagnia assicurativa.
Lo stesso Ministero dell’Interno, con una nota del 15 Ottobre 2015, ha ricordato che detto certificato deve essere portato a bordo del mezzo per essere esibito in occasione di un controllo su strada, pena l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art. 180 Codice della strada.
Successivamente, l’IVASS, con il citato provvedimento n. 41 del 22 dicembre 2015, ha previsto la possibilità che la trasmissione del certificato di assicurazione potesse avvenire, previo consenso da parte del contraente, anche tramite posta elettronica. Da qui l’attuale interpretazione del Ministero dell’Interno secondo cui, in sede di controllo, può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell’originale del certificat o di assicurazione obbligatoria.
LINK:
http://www.dirittoegiustizia.it/allegati/TP_AMM_circMinInt300_manzelli_s.pdf
http://www.ivass.it/ivass_cms/docs/F29306/Provvedimento%20n.41%20del%2022%20dicembre%202015.pdf
Fonte: www.tuttocamere.it
SPID – In crescita le Amministrazioni aderenti e i servizi attivi
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) comunica che sono cresciute a 3593 le amministrazioni attive e a 3963 i servizi online accessibili con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Per i cittadini anche un nuovo sistema di assistenza.
A circa sei mesi dall’avvio prosegue, su più fronti, il percorso di progressiva diffusione di SPID.
Tra le amministrazioni centrali, dopo INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate, il nuovo sistema di login è stato adottato anche dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) e da Automobil Club d’Italia (ACI).
Cresce anche il numero dei servizi messi a disposizione dalle amministrazioni locali: da luglio, per circa 3.300 comuni, è accessibile il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive).
A Lecce con SPID è possibile presentare istanze per alcuni servizi scolastici o avviare pratiche edilizie mentre a Firenze si possono, ad esempio, richiedere certificati anagrafici.
Da giugno, SPID è stato adottato dalla Sapienza – Università di Roma, prima università italiana ad aver consentito l’acceso a Infostud con il nuovo sistema di login per 110.000 studenti.
Oltre all’ateneo Romano, anche l’Università di Torino permette a studenti e dipendenti l’accesso ai propri servizi online con SPID.
Sul sito dedicato, rinnovato per garantire maggiore facilità nella fruizione delle informazioni e supporto al cittadino, sono disponibili informazioni dettagliate sul funzionamento, sulle modalità di richiesta dell’identità e sulle amministrazioni e i servizi disponibili.
Per i cittadini che necessitano di assistenza è attivo, dalle 9:30 alle 16 dal lunedì a venerdì, il numero 06.82888.736.
Oltre all’assistenza telefonica, i cittadini avranno la possibilità, direttamente dal sito dedicato, di inoltrare le proprie domande e ricevere risposta tramite e-mail.
Nella nuova versione del portale inoltre, nella pagina dedicata, sono contenute indicazioni specifiche e dettagliate per guidare le pubbliche amministrazione nell’implementazione di SPID.
LINK:
http://www.spid.gov.it/serve-aiuto
Fonte: www.tuttocamere.it
Al via il “REGISTRO TRASPARENZA” per interagire con il Ministero dello Sviluppo Economico – L’attività del Ministero sempre più vicina ai cittadini
Dal 6 settembre 2016 è online il “Registro Trasparenza”, lo strumento con cui il Ministero dello Sviluppo Economico intende rispondere all’esigenza sempre più sentita da parte dei cittadini di seguire da vicino l’attività della Pubblica Amministrazione.
Il “Registro Trasparenza”, che si ispira al modello utilizzato dalle Istituzioni Europee e che il Ministero dello Sviluppo economico adotta per primo in Italia, è stato istituito per rispondere a domande sempre più ricorrenti. Ad esempio: Quali interessi vengono perseguiti? Da parte di chi? Con quali dotazioni di bilancio?
Attraverso un processo decisionale più aperto e trasparente diventa più facile garantire una rappresentanza equilibrata ed evitare pressioni indebite o un accesso illegittimo o privilegiato alle informazioni o ai responsabili delle decisioni.
La trasparenza è inoltre un elemento fondamentale per incoraggiare i cittadini a partecipare più attivamente all’attività pubblica.
A partire da 6 settembre, pertanto, per i soggetti portatoti di interessi come i consulenti, gli studi legali, le imprese e le associazioni di categoria, le organizzazioni non governative e altri è prevista la registrazione sul sito internet “Registro Trasparenza” al fine di interagire con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Fonte: www.tuttocamere.it
L. n. 177/2016 – Razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato
E’ stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n. 213 del 12 settembre 2016, la Legge 19 agosto 2016, n. 177, recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Nello specifico, la legge provvede all’eliminazione delle duplicazioni delle funzioni e alla gestione associata dei servizi comuni.
Previsto l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato (CFS) nell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di dare unitarietà e più forza anche alla funzione di controllo sul territorio valorizzando la specialità agroambientale. Il testo tiene conto delle indicazioni dei pareri parlamentari, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata.
Con la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, i corpi di polizia scendono da 5 a 4; viene così potenziato il livello di presidio del territorio attraverso il rafforzamento dell’attuale assetto con la cooperazione della capillare rete di strutture dell’Arma, delle sue capacità investigative e delle sue proiezioni internazionali per le attività preventive e repressive.
Nel nuovo comando viene assicurata la specializzazione attraverso l’impiego del personale del C.F.S. e si punta a risparmi di spesa di circa 100 milioni di euro in 3 anni.
Il nuovo comando è posto alle dipendenze funzionali del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Fonte: www.tuttocamere.it
PROCESSO AMMINISTRATIVO TELEMATICO (PAT) – Pubblicato il decreto del Segretariato della Giustizia Amministrativa sull’avvio della sperimentazione
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 217 del 16 settembre 2016, il Decreto 12 settembre 2016, recante “Regolamento sulle regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico, concernente la comunicazione di avvio della sperimentazione del P.A.T. dal 10 ottobre al 30 novembre 2016. (Decreto n. 106/2016)”.
Dal 10 ottobre 2016 al 30 novembre 2016 tutte le Sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e tutti i Tribunali amministrativi regionali saranno coinvolti nella sperimentazione del Processo amministrativo telematico.
La sperimentazione riguarderà i soli giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 10 ottobre 2016.
In questa fase – come si legge nel comunicato pubblicato sul sito Giustizia Amministrativa – tutti i depositi delle parti del giudizio e tutta la conseguente attività delle Segreterie, relativi ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 10 ottobre 2016, dovranno obbligatoriamente essere effettuati anche in via telematica.
Nella fase della sperimentazione continuano ad essere applicate le vigenti disposizioni in materia di perfezionamento degli adempimenti processuali, con la conseguenza che ai fini della tempestività del deposito si dovrà fare esclusivo riferimento alla data del protocollo del deposito cartaceo.
LINK:
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/index.html
Fonte: www.tuttocamere.it
RETI DI IMPRESA E ARTIGIANATO DIGITALE – Al via il secondo bando 2016
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto il secondo bando per le aggregazioni di imprese che operano o vogliono operare nel campo della manifattura sostenibile e dell’artigianato digitale.
Rispetto al precedente intervento:
1) le aggregazioni proponenti devono essere costituite da un numero minimo di imprese pari a 5, e non più 15;
2) i programmi di investimento, localizzati sull’intero territorio nazionale, devono avere un importo tra 100 mila e 800 mila euro ed essere finalizzati alla creazione e allo sviluppo di:
a) centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo;
b) incubatori in grado di facilitare lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale;
c) centri di fabbricazione digitale.
L’agevolazione consiste in una sovvenzione parzialmente rimborsabile, a tasso zero, a copertura del 70% dell’importo del programma ammesso alle agevolazioni.
La parte di sovvenzione da non restituire (contributo in conto impianti e/o conto gestione) è pari al 20% dell’importo complessivo del programma considerato ammissibile.
Il nuovo bando è stato istituito con il decreto ministeriale del 21 giugno 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 16 agosto 2016.
Con un prossimo decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese saranno stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni.
Fonte: www.tuttocamere.it
CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO E DI APPALTO – Siglata una convenzione tra il CNDCEC e l’Università di Tor Vergata
Anche i commercialisti potranno certificare i contratti delle aziende da loro assistite. E’ questo il frutto della convenzione stipulata il 15 settembre 2016 dal presidente del Consiglio nazionale della categoria, Gerardo Longobardi e dal prorettore dell’Università di Tor Vergata, Claudio Franchini.
L’ateneo romano rientra tra i soggetti abilitati alla certificazione dei contratti di lavoro.
Il D.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 indica, tra gli organi abilitati a questo tipo di certificazioni le commissioni istituite proprio presso le Università pubbliche e private, comprese le Fondazioni universitarie, registrate in un apposito albo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Lungo l’elenco delle certificazioni previste nella convenzione: si va da quella dei contratti di lavoro e di appalto di cui agli artt. 75 e ss. del decreto legislativo n. 276/2003 a quella della conciliazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 80, comma quarto, D.Lgs. n. 276/2003; dalla certificazione del contenuto del regolamento interno delle cooperative in relazione alle tipologie di rapporti di lavoro con i soci (art. 83) a quella dei contratti di appalto anche ai fini della distinzione concreta tra sommin istrazione di lavoro e appalto ai sensi delle disposizioni dello stesso D.Lgs 276/2003 (art. 84); dalla certificazione dell’esperimento del tentativo di conciliazione ex art. 410 C.p.c. alla certificazione delle clausole compromissorie; dalla certificazione dei lodi delle camere arbitrali a quella della volontà delle parti espressa in sede di certificazione in relazione alle clausole dei contratti di lavoro e alle tipizzazioni delle cause di licenziamento fino alla certificazione accordi individuali di mutamento delle mansioni, della categoria legale e del livello di inquadramento ex art. 3, comma 6, D.Lgs. n. 81/2015 e all’attività di consulenza legata alla attività di certificazione.
La sottoscrizione della convenzione è avvenuta nel corso del terzo Convegno nazionale della categoria dedicato alle tematiche del lavoro, svoltosi nei giorni scorsi a Roma.
LINK:
http://www.cndcec.it/Portal/News/NewsDetail.aspx?id=c2f1cb04-cb6e-48a1-9fac-a95e1fbb49ae
Fonte: www.tuttocamere.it
E’ ON LINE IL REGISTRO NAZIONALE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
E’ online il Registro nazionale per l’Alternanza scuola-lavoro, www.scuolalavoro.registroimprese.it, punto d’incontro virtuale tra gli studenti che frequentano il triennio conclusivo degli istituti tecnici e dei licei e le imprese disponibili a offrire un periodo di apprendimento on the job.
Il Registro, la cui realizzazione è stata affidata alle Camere di commercio, è un tassello decisivo per la riuscita di uno degli aspetti più innovativi della recente riforma della scuola: l’inserimento organico di percorsi obbligatori di alternanza nelle scuole superiori ed il riconoscimento del valore dell’imparare lavorando. La riforma scolastica ha infatti stabilito che almeno 200 ore per i licei e 400 ore per gli istituti tecnici debbano essere svolte in un contesto lavorativo.
Nell’area aperta e liberamente consultabile del Registro Nazionale Alternanza Scuola-Lavoro, possono iscriversi gratuitamente le imprese, gli enti pubblici e privati, le associazioni e i professionisti che vogliano investire sullo sviluppo educativo e professionale dei giovani, mettendo a disposizione percorsi di alternanza presso le proprie strutture.
Per ciascuna impresa, ente o professionista, il Registro riporta il numero massimo di studenti ospitabili, i periodi dell’anno in cui è possibile svolgere l’attività di alternanza e i percorsi di alternanza offerti.
Ricordiamo che, con la legge n. 107 del 12 luglio 2015, l’alternanza scuola-lavoro è diventata una realtà finalizzata a integrare il percorso formativo di studio con un periodo di esperienza da maturare in azienda.
L’alternanza scuola-lavoro è prevista durante il secondo ciclo di istruzione; in particolare, con i commi dal 33 al 43 dell’articolo 1, la legge:
– inserisce organicamente percorsi obbligatori nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado a partire dall’anno scolastico 2015/2016, indicando la durata complessiva di almeno 400 ore per gli istituiti tecnici e professionali e di almeno 200 ore per i licei;
– istituisce il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, a cui si devono iscrivere le imprese, i professionisti, gli enti pubblici e privati disponibili ad accogliere studenti.
L’alternanza scuola-lavoro è una strategia educativa all’interno della quale il contesto lavorativo è chiamato ad assumere un ruolo complementare all’aula e al laboratorio scolastico nel percorso di istruzione degli studenti in modo da contribuire alla realizzazione di un collegamento organico tra istituzioni scolastiche e formative e il mondo del lavoro.
Il comma 41, dell’art.1 della citata legge n. 107/2015 stabilisce che il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro è istituito presso le Camere di Commercio in accordo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, sentito il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il Registro Nazionale Alternanza è composto:
a) da un’area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere percorsi di alternanza;
b) da una sezione speciale del Registro delle Imprese, a cui devono essere iscritte le imprese per l’alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivisione, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all’anagrafica, all’attività svolta, ai soci e agli altri collaboratori.
LINK:
http://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home
Fonte: www.tuttocamere.it
Link Social, Informazioni e Ricerca
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