AGENDA PER LA SEMPLIFICAZIONE – Individuati dal Consiglio dei Ministri i cinque settori strategici di intervento e gli obiettivi da raggiungere
Il Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2014, su proposta del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha approvato l’Agenda per la semplificazione per il triennio 2015-2017, a norma dell’articolo 24 del D.L. n. 90/2014, convertito dalla L. n. 114/2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, che contiene le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni ed Enti Locali ed il crono-programma delle relative attività per assicurare l’effettiva realizzazione di obiettivi di semplificazione, indispensabili per recuperare il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse per tornare a crescere e cambiare realmente la vita dei cittadini e delle imprese.
L’Agenda punta su cinque settori strategici di intervento:
– Cittadinanza digitale
Obiettivo: assicurare l’erogazione online di un numero crescente di servizi e l’accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini e imprese direttamente via internet, con tablet o smartphone.
– Welfare e salute
Obiettivo: semplificare gli adempimenti per le persone con disabilità; assicurare a tutti i cittadini la prenotazione delle prestazioni sanitarie per via telematica o per telefono e l’accesso ai referti online o in farmacia.
– Fisco
Obiettivo: ridurre i tempi e i costi amministrativi derivanti dagli adempimenti fiscali, a partire dall’attuazione della dichiarazione precompilata e delle altre misure di semplificazione recentemente approvate.
– Edilizia
Obiettivo: ridurre costi e tempi delle procedure edilizie, attraverso azioni quali ad esempio quelle tese ad assicurare l’operatività degli sportelli per l’edilizia e verificare e promuovere l’attuazione delle misure di semplificazione già adottate.
– Impresa
Obiettivo: ridurre costi e tempi dell’avvio e dell’esercizio dell’attività di impresa attraverso numerose azioni quali ad esempio l’affiancamento degli operatori nella gestione delle procedure complesse, la verifica dell’operatività degli sportelli unici per le attività produttive e delle procedure ambientali, il taglio dei tempi delle conferenze di servizi.
Per saperne di più clicca sul link riportato sotto.
http://www.palazzochigi.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=77349
Fonte: www.tuttocamere.it
SISTEMA PUBBLICO PER LA GESTIONE DELL’IDENTITA’ DIGITALE (SPID) – Da aprile 2015 si potrà accedere ai servizi pubblici attraverso un PIN unico
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014, il D.P.C.M. 24 ottobre 2014, recante “Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonchè dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese”.
Il progetto SPID (Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale) è stato inserito nella normativa italiana dall’art. 17-ter del D.L. 21 giugno 2013, n. 69 (c.d. “Decreto del Fare”), convertito dalla L. 9 agosto 2013, n. 98, modificando l’art. 64 del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD).
Esso consiste nella creazione di un sistema che permetta l’identificazione univoca degli utenti in rete nell’utilizzo di servizi on-line offerti dalle Pubbliche Amministrazioni.
Il sistema SPID è costituito come insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni.
L’avvio del progetto è previsto per aprile 2015.
I soggetti interessati ad ottenere l’accreditamento allo SPID potranno presentare domanda all’Agenzia per l’Italia Digitale dopo che saranno stati emanati da parte dell’Agenzia stessa, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, i tre regolamenti previsti all’art. 4 del decreto, e precisamente:
1) un regolamento con il quale saranno definite le regole tecniche e le modalità attuative per la realizzazione dello SPID;
2) un regolamento con il quale saranno definite le modalità di accreditamento dei soggetti SPID;
3) un regolamento con il quale saranno definiti le procedure necessarie a consentire ai gestori dell’identità digitale, tramite l’utilizzo di altri sistemi di identificazione informatica conformi ai requisiti dello SPID, il rilascio dell’identità digitale.
Per accedere alla sezione dedicata del sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale clicca sul link riportato sotto.
http://www.agid.gov.it/identita-digitali/spid
Fonte: www.tuttocamere.it
DURC – Richiesto anche per gli enti pubblici beneficiari di finanziamenti
Le Amministrazioni Pubbliche hanno l’obbligo di richiesta del DURC prima di procedere all’erogazione di finanziamenti comunitari agli enti pubblici beneficiari.
Lo chiarisce l’INPS con il messaggio n. 9502 del 9 dicembre 2014, con il quale fornisce importanti chiarimenti circa l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di richiedere il DURC prima di procedere all’erogazione agli enti pubblici beneficiari di finanziamenti comunitari.
In particolare, il messaggio, fa riferimento alla nota del 27 ottobre 2014 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, con la quale il Ministero ha precisato che, indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto e, quindi, anche nei confronti dei soggetti pubblici:
- a) non sussiste necessità di acquisire il DURC nei casi in cui il trasferimento di risorse fra enti pubblici avvenga “in forza di precise disposizioni normative”, salvo che non sia diversamente stabilito dalla stessa norma che ha istituito il beneficio o dal procedimento amministrativo che ne disciplina l’erogazione;
- b) il DURC invece dovrà essere richiesto nei confronti di tutti i beneficiari, anche se pubblici, nel caso in cui i finanziamenti non possano qualificarsi come semplici trasferimenti di risorse “in quanto subordinati alla presentazione di una specifica progettazione esecutiva o comunque connessi ad un’attività progettuale”.
Fonte: www.tuttocamere.it
START-UP INNOVATIVE – Al via il nuovo bando Smart&Start – Dal 16 febbraio 2015 le domande per gli incentivi – Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico
Al via il nuovo bando Smart&Start rivolto alle Start-up innovative. Le domande di agevolazione possono essere presentate dal 16 febbraio 2015.
Con la circolare n. 68032 del 10 dicembre 2014, recante “Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni ai sensi del decreto ministeriale 24 settembre 2014 concernente il regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative”, il Ministero dello Sviluppo Economico fornisce gli aspetti rilevanti per l’accesso alle agevolazioni e il funzionamento del regime di aiuto in favore delle Start-up innovative di cui al decreto ministeriale 24 settembre 2014 (Riordino degli interventi di sostegno alla nascita e allo sviluppo di start-up innovative in tutto il territorio nazionale).
Il citato decreto prevede l’istituzione di un apposito regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di Start-up innovative, demandando ad un’apposita circolare esplicativa la definizione di ulteriori aspetti rilevanti per l’accesso alle agevolazioni e il funzionamento del regime di aiuto.
La circolare, emessa in base a quanto disposto dall’articolo 5, comma 8, del suddetto decreto, oltre a fornire ulteriori specificazioni sui requisiti dei piani d’impresa e delle spese ammissibili alle agevolazioni previste dall’intervento, definisce nel dettaglio le modalità, le forme e i termini di presentazione delle domande e reca ulteriori dettagli in merito a:
– criteri e iter di valutazione,
– condizioni e limiti di ammissibilità delle spese e dei costi,
– soglie e punteggi minimi ai fini dell’accesso alle agevolazioni,
– caratteristiche del contratto di finanziamento, modalità, tempi e condizioni per l’erogazione delle agevolazioni.
Le domande di agevolazione potranno essere presentate dal 16 febbraio 2015, esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet www.smartstart.invitalia.it secondo le modalità e gli schemi indicati.
Gli schemi saranno resi disponibili dal Soggetto gestore (Invitalia S.p.a) in un’apposita sezione del sito almeno 10 giorni prima dell’apertura dello sportello.
A disposizione oltre 200 milioni di euro. Le tipologie di spese agevolabili sono quelle relative all’investimento e ai costi di gestione. L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, il cui valore può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili. I progetti presentati devono prevedere spese per un importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.
Per scaricare il testo del circolare clicca sul link riportato sotto.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/Circolare_SS2_10_12_2014n68032.pdf
Per accedere al sito del Soggetto gestore clicca sul link riportato sotto.
http://www.smartstart.invitalia.it/site/smart/home.html
Fonte: www.tuttocamere.it
INTERESSI LEGALI – Dal 1° gennaio 2015 scendono dall’ 1% allo 0,5%
Con decreto del 11 dicembre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 15 dicembre 2014, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato e del tasso di inflazione annuo registrato, ha stabilito che la misura del saggio degli interessi legali di cui all’art. 1284 del Codice Civile – a decorrere dal 1° gennaio 2015 – scende dall’1% allo 0,5% in ragione d’anno.
La novità ha naturalmente ripercussioni anche di carattere fiscale; cambieranno, infatti, ad esempio, gli importi dovuti all’Erario per i versamenti eseguiti a seguito di ravvedimento operoso.
Per regolarizzare gli omessi, insufficienti o tardivi versamenti di tributi (compreso il diritto annuale) occorre, infatti, corrispondere, oltre alla prevista sanzione ridotta, anche gli interessi moratori calcolati al tasso legale, a partire dal giorno successivo a quello entro il quale doveva essere assolto l’adempimento e fino al giorno in cui si effettua il pagamento.
Il nuovo saggio del 0,5% va applicato solo in relazione al periodo di tempo intercorrente tra il 1° gennaio 2015 e il giorno del versamento tardivo.
Fonte: www.tuttocamere.it
JOBS ACT – Pubblicata la legge recante le deleghe al Governo di riforma del lavoro
E’ stata Pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 15 dicembre 2014, la Legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonchè in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”.
Il provvedimento, in vigore dal 16 dicembre 2014, reca cinque deleghe alle quali il Governo dovrà dare seguito con l’approvazione dei relativi decreti delegati.
Le cinque deleghe riguardano:
1) gli ammortizzatori sociali;
2) il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive;
3) la semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione del rapporto di lavoro;
4) il rapporto di lavoro e contratti;
5) la tutela della la maternità delle lavoratrici e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la generalità dei lavoratori.
Fonte: www.tuttocamere.it
ETICHETTE SUI PRODOTTI ALIMENTARI – In vigore dal 13 dicembre le nuove regole dettate dall’Europa
Cambia il sistema di etichettature degli alimenti in Europa: caratteri più chiari e grandi (dimensione minima di almeno 1,2 millimetri o 0,9 nel caso di confezioni piccole), nome e indirizzo di chi ha fatto o commercializzato il prodotto, indicazione delle eventuali sostanze contenute che procurano intolleranze.
Dal 13 dicembre 2014 sono entrate in vigore anche in Italia le disposizioni dettate dal Regolamento UE 1169/2011 del 25 ottobre 2011 per quanto riguarda le etichette dei prodotti alimentari.
Etichette più chiare, comprensibili e trasparenti per consentire ai consumatori europei di fare delle scelte consapevoli al momento dell’acquisto di un alimento.
La data di scadenza deve essere riportata su ogni singola porzione preconfezionata e non più solo sulla confezione esterna. Viene inoltre stabilito che informazioni come slogan pubblicitari non creino confusione con la presentazione delle informazioni obbligatorie.
Obbligo di indicare, con maggiore evidenza rispetto alle altre informazioni, le sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze.
Per saperne di più e per scaricare il testo del regolamento UE clicca sul link riportato sotto.
http://www.vivieuropa.it/notizie/774
Fonte: www.tuttocamere.it
Istituito il CONSIGLIO NAZIONALE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO
Con decreto del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale del 28 novembre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 286 del 10 dicembre 2014, è stato istituito il Consiglio Nazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo (CNCS).
Ricordiamo che la legge 11 agosto 2014, n. 125, recante “Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo”, ha riformato integralmente il precedente assetto istituzionale della cooperazione allo sviluppo ed adeguato la normativa italiana ai nuovi principi ed orientamenti emersi nella Comunità internazionale sulle grandi problematiche dell’aiuto allo sviluppo negli ultimi venti anni.
La riforma sancisce il principio secondo cui la cooperazione per lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la pace è “parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia“, modificando in questa prospettiva la denominazione stessa del Ministero degli Affari esteri, che assume ora la nuova denominazione di “Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale” (art. 3, comma 2).
La nuova governance del sistema italiano della cooperazione allo sviluppo prevede l’istituzione:
1) del Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS),
2) del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo, composto dai principali soggetti pubblici e privati interessati e
3) dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, con personalità giuridica di diritto pubblico, che attua gli interventi di cooperazione operando sulla base delle direttive emanate dal Ministro, in base agli indirizzi stabiliti dal Documento triennale di programmazione.
Per scaricare il testo del decreto clicca sul link riportato sotto.
Per scaricare il testo della L. n. 125/2014 clicca sul link riportato sotto.
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2014;125
Fonte: www.tuttocamere.it
PRIVACY – Le Autorità europee chiedono l’obbligo di informazione sulle app per smartphone e tablet
Le Autorità per la privacy, raggruppate nella rete internazionale del GPEN (Global Privacy Enforcement Network), hanno chiesto, alle piattaforme che propongono app su smartphone e tablet, di obbligare gli sviluppatori ad informare gli utenti, prima che questi scarichino le app, sugli eventuali dati personali che verranno raccolti e sul loro uso.
Le Autorità del network hanno sollevato la questione in una lettera aperta inviata a 7 marketplace (Apple, Google, Samsung, Microsoft, Nokia, BlackBerry e Amazon) sollecitandoli ad assicurare precise garanzie a protezione dei dati degli utenti che usano le applicazioni mobili.
La raccomandazione del network segue l’indagine (Global Provacy Sweep 2014) promossa dal 12 al 18 maggio 2014 dal GPEN, i cui risultati hanno destato molta preoccupazione tra i Garanti per la privacy: molte delle app più scaricate dagli utenti chiedono infatti l’accesso ad una gran quantità di dati senza spiegare adeguatamente per quali scopi queste informazioni sarebbero state usate.
Su un totale di oltre 1200 applicazioni esaminate in tutto il mondo, appena il 15% risulta dotato di un’informativa privacy realmente chiara. Nel 59% dei casi è stato difficile per le Autorità di protezione dati reperire un’informativa privacy prima dell’installazione.
Per saperne di più clicca sul link riportato sotto.
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3602261
Fonte: www.tuttocamere.it
EQUITALIA – Al via il nuovo servizio “Rateazione online” per debiti fino a 50 mila euro
Al via, dal 10 dicembre 2014, il nuovo servizio di EQUITALIA “Rateazioni online” attraverso il quale è possibile richiedere direttamente on line, in alternativa ai canali tradizionali (direttamente allo sportello o tramite posta raccomandata), la dilazione dei debiti fino a 50.000 euro.
Il contribuente dovrà semplicemente inserire i propri dati anagrafici, specificare il documento per cui richiede la rateizzazione e procedere con la domanda.
EQUITALIA invierà il piano di ammortamento con i relativi bollettini per effettuare il pagamento.
Per i debiti superiori a 50 mila euro sono necessari alcuni documenti aggiuntivi che attestino la situazione di difficoltà economica del contribuente. In questi casi è possibile utilizzare i canali tradizionali scaricando i moduli anche dal sito.
Il nuovo strumento, a disposizione dei contribuenti sul nuovo sito Internet di EQUITALIA, si aggiunge agli altri già disponibili:
– “paga online”, che consente di saldare i debiti con la carta di credito,
– “estratto conto”, per controllare con maggior dettaglio la propria situazione debitoria e le procedure in corso,
– “sospensione online”, che permette di inviare la richiesta per sospendere la riscossione e attivare la verifica su quanto richiesto dagli enti pubblici creditori,
– “trova sportello” e i canali di contatto diretti per chiedere l’assistenza di EQUITALIA.
Per scaricare il testo del comunicato stampa del 10 dicembre 2014 clicca sul link riportato sotto.
Per accedere al servizio clicca sul link riportato sotto.
http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/opencms/it/cittadini/Rateazione/
Fonte: www.tuttocamere.it
REGISTRO DELLE IMPRESE – Gestione degli adempimenti di fine anno – Istanze di cancellazione e pagamento del diritto annuale
Per quanto riguarda le società in genere non viene indicato dalla normativa un termine entro cui richiedere la cancellazione. Ma, ai fini del pagamento del diritto annuale, è necessario tener presente quanto segue.
Non sarà richiesto il pagamento del diritto annuale per il 2015:
- a) nel caso di società di persone, se la cancellazione viene richiesta entro il 30 gennaio 2015 e viene indicato che il piano di riparto è stato presentato ai soci entro il 31 dicembre 2014, oppure
- b) nel caso di società di capitali e società cooperative, se la richiesta di cancellazione viene presentata entro il 30 gennaio 2015 e il bilancio finale di liquidazione è stato chiuso entro il 31 dicembre 2014.
Per quanto riguarda le imprese che sono in fase di cancellazione, si ricorda, inoltre, che non dovranno pagare il diritto annuale 2015:
- a) le imprese individuali che cessano l’attività con data non successiva al 31 dicembre 2014 e presentino domanda di cancellazione entro il 30 gennaio 2015;
- b) le società in liquidazione che approvano il bilancio finale di liquidazione o il piano di riparto con data non successiva al 31 dicembre 2014 e presentino la domanda di cancellazione entro il 30 gennaio 2015;
- c) le società cooperative che sono assoggettate al provvedimento che comporta lo scioglimento per atto dell’Autorità governativa (art. 2544-septiesdeciesC.), con data non successiva al 31 dicembre 2014;
- d) le società di persone poste in scioglimento senza messa in liquidazione con contestuale istanza di cancellazione con data atto non successiva al 31 dicembre 2014 e che presentino domanda di cancellazione entro il 30 gennaio 2015.
Per quanto riguarda infine l’esigenza di alcune imprese che determinati atti abbiano efficacia con decorrenza da una certa data, è consigliabile prendere contatto con la Camera di Commercio di competenza per concordare modalità e termini di presentazione.
Fonte: www.tuttocamere.it
BILANCI 2015 – Definita la maggiorazione dei diritti di segreteria dal decreto 16 dicembre 2014 (decreto OIC 2015) – Invariata rispetto al 2014
Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto dirigenziale interministeriale del 16 dicembre 2014 (decreto OIC 2015) – Pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico il 19 dicembre 2014 e in vigore dal 1° gennaio 2015 – ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese, al fine di finanziare, per l’anno 2015, l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
La maggiorazione, anche per l’anno 2015, è di 2,70 euro (stesso importo previsto per l’anno 2014) e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 17 luglio 2012, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica).
Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 47,70, se presentato su supporto digitale, e a euro 32,70, se presentato in modalità telematica.
Fonte: www.tuttocamere.it
CHIUDE LA CEC-PAC – In arrivo un solo standard per la posta certificata
Con un comunicato, postato sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale il 17 dicembre 2014, è stato reso noto che il servizio di Postacertificat@ (CEC-PAC), che puó essere utilizzato solo per comunicazioni verso la Pubblica Amministrazione, sarà da oggi progressivamente sospeso per far convergere tutte la posta certificata sul sistema PEC.
Il servizio CEC-PAC non è riuscito a decollare in questi anni: l’82% delle caselle attive non ha mai inviato messaggi. Una delle ragioni dello scarso utilizzo puó essere associata alla sovrapposizione con la PEC.
Con la progressiva sospensione di CEC-PAC vengono recuperati quasi 19 milioni di euro da investire in altri servizi ai cittadini e imprese, come delineato nell’ultimo documento “Crescita digitale”.
La sospensione del servizio Postacertificat@ (CEC-PAC) osserverà la seguente tempistica:
– dal 18 dicembre 2014 non saranno più rilasciate nuove caselle CEC-PAC a cittadini e Pubbliche Amministrazioni, anche per quelle caselle la cui richiesta di attivazione online è stata presentata in data antecedente, ma che non sono state ancora attivate presso gli uffici postali;
– dal 18 Marzo 2015 al 17 luglio 2015 le caselle saranno mantenute attive solo in modalità di ricezione e sarà consentito agli utenti l’accesso solo per la consultazione e il salvataggio dei messaggi ricevuti;
– dal 18 luglio 2015 le caselle non saranno più abilitate alla ricezione di messaggi, e l’accesso sarà consentito, fino al 17 settembre 2015, solo per la consultazione e il salvataggio dei messaggi ricevuti; dal 18 settembre 2015 sarà definitivamente inibito l’accesso alla propria caselle CEC-PAC;
– dal 18 settembre 2015 al 17 marzo 2018, sarà garantita agli utenti del servizio CEC-PAC la possibilità di richiedere l’accesso ai log dei propri messaggi di posta elettronica certificata.
Dal 18 Marzo 2015 tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC, gratuita per un anno, tramite l’indirizzo richiestapec@agid.gov.it.
Per saperne di più clicca sul link riportato sotto.
http://www.agid.gov.it/notizie/chiude-la-cec-pac-arrivo-solo-standard-la-posta-certificata
Fonte: www.tuttocamere.it
ITALIAN QUALITY EXPERIENCE – Nasce la piattaforma web per l’agroalimentare italiano per EXPO 2015
In vista dell’EXPO Milano 2015, l’Unione Italiana delle Camere di Commercio ha ideato un progetto istituzionale per contribuire a presentare in modo efficace l’Italia a livello internazionale.
Il progetto Extreme Excellence Experience è coordinato da Unioncamere con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e forestali, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Grazie alla piattaforma web www.italianqualityexperience.it , a partire dal 9 dicembre 2014 sono on-line oltre 700.000 imprese della filiera agroalimentare italiana: dai produttori agricoli alle industrie agroalimentari, alla meccanica innovativa e alla chimica per l’agricoltura.
Le imprese che operano in questi ambiti possono registrarsi e inserire all’interno di Italian Quality Experience tutte le informazioni utili per promuovere la loro attività ed i loro prodotti in vista dell’Expo.
Per raccontare le imprese, le loro competenze, i loro prodotti e i territori in cui operano www.italianqualityexperience.it renderà disponibili anche le informazioni sui tanti giacimenti culturali del nostro Paese, sulle aree protette e sulle principali opportunità turistiche, valorizzando l’esperienza unica del “made in Italy”, patrimonio unico, modello esportabile in tutto il mondo.
Un progetto per promuovere le tante realtà produttive, territoriali e culturali d’eccellenza e dare una chance in più anche all’impresa più piccola.
Per accedere al sito e registrare la propria impresa per entrare a far parte del progetto clicca sul link riportato sotto.
http://www.italianqualityexperience.it/#/
Fonte: www.tuttocamere.it
RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI – Una guida realizzata dal Dipartimento Politiche Europee
Per facilitare la comprensione delle norme che regolano il sistema della libera circolazione dei professionisti nell’Unione Europea, il Dipartimento Politiche Europee ha realizzato una Guida all’utente sulla Direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali.
In particolare, la Guida intende fornire ai cittadini uno strumento chiaro e sintetico che spieghi norme e procedure relative al riconoscimento delle proprie qualifiche professionali in uno Stato membro diverso da quello dove le qualifiche sono state ottenute.
La guida contiene, inoltre, una panoramica delle principali novità introdotte dalla nuova normativa europea, attualmente in fase di recepimento.
Il Trattato dell’Unione Europea assicura la libera circolazione dei lavoratori e, in particolare, disciplina il diritto di stabilimento che investe qualsiasi attività di lavoro svolta in regime di non subordinazione e in modo stabile.
In questa guida vengono illustrate le procedure previste per i cittadini dell’UE che intendono ottenere il riconoscimento delle proprie qualifiche professionali in Italia e per i cittadini italiani interessati a spostarsi in uno dei Paesi membri, per stabilirsi o per esercitare in regime di libera prestazione.
La libera prestazione di servizi (novità della direttiva 2005/36/CE rispetto alla precedente disciplina), permette al cittadino di esercitare temporaneamente la propria professione in qualsiasi Stato dell’UE, senza necessità di dover ottenere il riconoscimento della propria qualifica professionale.
Per saperne di più e per scaricare il testo della GUIDA clicca sul link riportato sotto.
http://www.politicheeuropee.it/attivita/19160/guida-utente
Fonte: www.tuttocamere.it
PREVENZIONE DELL’USURA – Il Tesoro stanzia oltre 32 milioni per imprese e famiglie
La Commissione di gestione del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deliberato per quest’anno la concessione di oltre 32 milioni di euro in contributi finalizzati alla concessione di garanzie per l’accesso al credito di imprese e famiglie al fine di prevenire il fenomeno dell’usura.
Il Fondo, operativo dal 1998, è alimentato con i proventi delle sanzioni antiriciclaggio e a oggi ha erogato un totale di circa 590 milioni di euro. Tali risorse hanno consentito di garantire oltre 68 mila finanziamenti, per un importo complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro, grazie al meccanismo della leva finanziaria.
A beneficiare dei contributi del Fondo quest’anno saranno 33 fra associazioni e fondazioni del Terzo settore che svolgono attività di assistenza e solidarietà in favore dei soggetti in difficoltà economica, nonché di 144 Confidi ovvero strutture consortili o cooperative, espressione di imprese appartenenti allo stesso settore produttivo o alla stessa area geografica che svolgono un’attività di tipo mutualistico finalizzata alla prestazione di garanzie per agevolare le imprese associate ad accedere ai finanziamenti presso le banche.
L’elenco dei Confidi, delle Associazioni e delle Fondazioni beneficiarie con l’ammontare dei contributi concessi a ciascuno è disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro.
Per accedere al Dipartimento del Tesoro clicca sul link riportato sotto.
http://www.dt.tesoro.it/it/news/usura.html
Fonte: www.tuttocamere.it
PROGETTO BANCA DATI “BUONE PRATICHE” – Il Ministero dell’Interno lancia on-line il nuovo sistema informatico
Diffondere, scambiare e utilizzare le buone pratiche amministrative adottate nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Oggi è possibile ora grazie al nuovo portale lanciato dal Ministero dell’Interno.
Si tratta di progetto finanziato della Comunità europea – nell’ambito del PON Sicurezza (Programma Operativo Nazionale “Legalità 2014-2020”) – e realizzato dall’Ispettorato Generale di Amministrazione (IGA) del Ministero dell’Interno.
Per individuare una “Buona Pratica” occorre che ricorrano i requisiti di:
– innovatività;
– replicabilità;
– persistenza nel tempo degli obiettivi raggiunti;
– sostenibilità finanziaria.
Gli obiettivi del Progetto sono:
– accrescere il coinvolgimento degli uffici pubblici nella promozione di iniziative per rendere più efficienti i processi gestionali ed operativi;
– diffondere le soluzioni organizzative che meglio rispondono al perseguimento degli obiettivi istituzionali;
– migliorare la capacità di attuare politiche mirate a fornire adeguate risposte alle esigenze dei cittadini in materia di tutela della legalità.
Per accedere al portale clicca “Buone Pratiche” sul link riportato sotto.
http://buonepratiche.interno.it/
Per accedere al portale PON Sicurezza clicca sul link riportato sotto.
Fonte: www.tuttocamere.it
ISEE – Dall’INPS indicazioni operative sulla nuova normativa in vigore dal 1° gennaio 2015
Con la circolare n. 171 del 18 dicembre 2014, l’INPS illustra i principi normativi e fornisce le prime indicazioni operative per l’applicazione della nuova normativa relativa all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), introdotta con il D.P.C.M. n. 159 del 5 dicembre 2013, che prevede l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015.
L’ISEE continua ad essere lo strumento di valutazione per l’accesso alle “prestazioni sociali agevolate” che sono prestazioni sociali non destinate alla generalità dei soggetti, ma limitate a coloro che sono in possesso di particolari requisiti di natura economica, ovvero prestazioni sociali non limitate al possesso di tali requisiti, ma comunque collegate nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche.
Nella circolare, al punto 3, l’INPS informa che viene confermato il principio che del nucleo familiare fanno parte i componenti della famiglia anagrafica alla data di presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (DSU), inoltre si conferma il principio che i coniugi fanno parte dello stesso nucleo familiare anche se hanno una diversa residenza anagrafica con l’eccezione di casi particolari (ad esempio separazione, cessazione degli effetti civili del matrimonio).
Al punto 10, viene, inoltre, precisato che il citato D.P.C.M. n. 159/2013 stabilisce che alcune informazioni, disponibili negli archivi dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, siano raccolte dal sistema informativo dell’ISEE e non devono essere richieste al cittadino, pertanto le informazioni della DSU sono in parte autodichiarate (informazioni anagrafiche, dati sulla presenza di persone con disabilità) ed in parte acquisite direttamente dagli archivi amministrativi dell’Agenzia delle entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e dell’INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari erogati dall’INPS, ad esempio indennità di accompagnamento, assegno per il nucleo familiare, assegno di maternità e assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori concessi dai Comuni).
La DSU ha validità dal momento della presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo, decorso tale termine, non si può utilizzare la DSU scaduta per la richiesta di nuove prestazioni, ferma restando la validità della stessa per le prestazioni già richieste.
Il D.P.C.M. prevede, anche un rafforzamento del sistema dei controlli svolti da Agenzia delle entrate, da INPS, dagli enti erogatori e dalla Guardia di finanza.
Per scaricare il testo della circolare INPS clicca sul link riportato sotto.
http://www.inps.it/CircolariZIP/Circolare%20numero%20171%20del%2018-12-2014.pdf
Per accedere al sito del Ministero del Lavoro e scaricare la modulistica con le relative istruzioni clicca sul link riportato sotto.
http://www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/20141112_Nuovo-modello-dichiarazione-ISEE.aspx
Fonte: www.tuttocamere.it
CALCOLO DELLA PROPRIA PENSIONE – L’INPS lancia dal 2015 la “Busta arancione” on-line attraverso il progetto “Simula”
Dopo 25 anni di attesa (prevista, infatti, dalla riforma delle pensioni del 1995, che ha introdotto il “sistema contributivo”), nel 2015 dovrebbe entrare a regime la cosiddetta “Busta arancione”, lo strumento con il quale ogni lavoratore avrà un quadro chiaro e definito di quanto potrà attendersi alla conclusione della propria vita professionale.
L’INPS ha, infatti, elaborato un sistema di calcolo (denominato “Simula”), che consentirà ai lavoratori di ottenere una proiezione della loro pensione futura, che non sarà inviata per posta, ma potrà essere ottenuta direttamente online.
Il sistema “Simula” sarà destinato a prendere il posto della cosiddetta “Busta arancione” (Per inciso: la busta si dice “arancione” per il colore del plico inviato ai cittadini svedesi, all’avanguardia da questo punto di vista).
Un sistema che l’INPS sta sperimentando con circa 10mila lavoratori che già hanno utilizzato il PIN personale per accedere ai servizi online disponibili sul sito dell’istituto di previdenza.
L’elaborazione, come indica l’INPS, non avrà alcun valore di certificato e sarà basata sui dati in possesso dell’Istituto riguardanti la carriera “di lavoro fino ad oggi condotta e sui relativi contributi versati”. Partendo dall’estratto conto previdenziale, visibile a tutti sul sito dell’INPS, la nuova applicazione elabora una proiezione dei contributi che ancora mancano alla pensione, anche alla luce delle più recenti modifiche normative, e alla fine calcolerà l’importo dell’assegno.
L’INPS assegnerà un PIN personale a ogni contribuente; con questo codice i lavoratori potranno accedere ai servizi online dell’Inps. L’applicazione incrocerà tre dati:
1) l’estratto conto allo stato attuale,
2) una proiezione dei contributi mancanti,
3) il contesto dello scenario macro-economico sulla base dei dati della Ragioneria di Stato.
Quest’ultimo dato sarà, a sua volta, il risultato di quattro parametri: l’andamento dell’economia, quello delle retribuzioni, il livello di inflazione e l’aspettativa di vita.
Per gli anni a venire il sistema utilizza come scenario di riferimento quello “standard” adottato dalla Ragioneria Generale dello Stato per effettuare ogni anno le previsioni a medio-lungo termine, ma dà la possibilità di intervenire su alcuni parametri, quali, per esempio, l’andamento della retribuzione.
La simulazione tiene inoltre in considerazione diversi elementi che andranno ad incidere sull’importo della prestazione quali ad esempio l’età in cui la persone deciderà di interrompere la propria carriera lavorativa nonchè la continuità dei versamenti effettuati.
Si attende il via che dovrebbe partire dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Per scaricare il testo dei due nuovi studi del Notariato clicca sul link riportato sotto.
http://www.notariato.it/it/news/due-nuovi-studi-del-notariato-2
Fonte: www.tuttocamere.it
SALDI INVERNALI – Data anticipata al 3 gennaio 2015
La data di inizio dei saldi invernali negli esercizi commerciali per l’anno 2015 è anticipata dal 5 gennaio a sabato 3 gennaio 2015.
Lo ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, il quale, al termine della riunione del 18 dicembre 2014, ha precisato che “dopo una consultazione fatta tra tutte le Regioni abbiamo deciso di anticipare i saldi invernali a sabato 3 gennaio. In questo modo si consente ai consumatori e ai negozianti di utilizzare il week end”.
L’anticipazione al primo sabato dell’anno va, pertanto, ad assecondare le esigenze dei commercianti e al contempo a soddisfare le aspettative dei consumatori.
Ricordiamo che la disciplina generale prevede che l’inizio dei saldi invernali, della durata di due mesi esatti, debba coincidere con il primo giorno feriale utile antecedente l’Epifania. Pertanto, dato che nel 2015 la data di avvio sarebbe stata lunedì 5 gennaio, ciascuna Regione dovrà ufficializzare l’anticipazione al 3 gennaio con apposite delibere.
Fonte: www.tuttocamere.it
COSTI CHILOMETRICI – L’ACI pubblica le nuove tabelle
Con un comunicato dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19 dicembre 2014 (Suppl. Ord. n. 95), sono state pubblicate le tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli, elaborate ai sensi dell’art. 3, comma 1, del D.Lgs. n. 314/1997.
Le tabelle comprendono le tariffe – predisposte dall’ACI e pubblicate entro il 31 dicembre di ogni anno – da utilizzare per quantificare l’importo dei rimborsi spettante ai dipendenti o professionisti che utilizzano il proprio veicolo svolgendo attività a favore del datore di lavoro.
Per scaricare il testo del provvedimento clicca sul link riportato sotto.
Per accedere al sito dell’ACI clicca sul link riportato sotto.
http://www.aci.it/i-servizi/servizi-online/costi-chilometrici.html?no_cache=1
Fonte: www.tuttocamere.it
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